Lucca, città delle cento chiese, non così piccola perché tutti si conoscano, ma abbastanza perché pochi esperti riescano a esercitare l’antica arte di farsi gli affari di ognuno. Il corso principale, col suo passeggio, ne è luogo deputato.
Lì Ilaria cammina allegra, il cappello contiene a stento la chioma esuberante. Capodanno è vicino, le vetrine luccicano invitanti. Si ferma davanti a un negozio di biancheria intima, addobbato come se non ci fosse momento migliore per una sfacciata seduzione erotica. Corsetterie di pizzo sciorinate senza risparmio, per stuzzicare l’occhio e la fantasia, coordinati racchiusi in cofanetti come gioielli. La vetrina le fa da specchio, Ilaria si rimira. Ha un fisico snello, e ne è consapevole. «Sì, me lo posso permettere, decisamente sì» pensa «Il mio lavoro ha pure i suoi lati positivi. Tutto l’anno al servizio degli altri, la vacanze solo per me».
Due dame consegnate all’incuria del tempo come a una penitenza la notano. Non vedono il suo riflesso, ma il manichino che le gira davanti. Un’abbondanza di curve mostra a trecentosessanta gradi un tanga da filo interdentale e una giarrettiera dalle inequivocabili funzioni applicative. Roba da boudoir, da vera femme fatale.
«Non dovrebbero nemmeno permettere di mostrare certe cose in una pubblica vetrina» sibila una delle comari.
Passano due ragazzi, molto giovani e distratti. Ilaria fa loro un cenno di saluto.
«Ciao, ci vediamo domani. Mi raccomando, non fate tardi, non è che tutti gli altri possono aspettare, altrimenti devo cambiarvi orario».
«No, non ti preoccupare, va bene così. Scusa ma a vederti vestita non ti avevamo riconosciuta, fa strano».
Le due dame lanciano sguardi da incenerire, se potessero muterebbero i tre in statue di sale. Ilaria sorride ed entra nel negozio.
«Buonasera, vorrei un bikini»
«Un bikini… da mare? Adesso?»
«Certo, sì, un costume da bagno due pezzi, un bel bikini»
«Sarà difficile. Sai, la stagione non è quella. Però abbiamo costumi olimpionici, molto pratici».
Ilaria scuote la testa.
«Io faccio l’istruttrice di nuoto. Il costume olimpionico l’ho addosso tutti i santi giorni. Per le vacanze voglio un bikini. Non importa se fuori moda, ma che sia bikini».