Caro diario

Caro diario, non ti scrivo

ma ti penso solamente.

Son partita, ma l’arrivo

non è ancor nel mio presente.

 

Cerco in te quella bambina

che fuggiva disegnando:

sai dov’è la ragazzina

che scriveva singhiozzando?

 

Sto sfogliando i miei pensieri

come fossero i tuoi fogli:

il mio oggi è ancora  ieri,

il domani ha rami spogli.

 

Sinestetici ricordi

di profumi e di canzoni,

quando tutto era agli esordi,

senza capitolazioni,

 

senza dubbi, senza errori,

senza rete, senza fine,

senza sforzi, senza orrori,

senza immagini meschine.

 

Quanti incontri, e che parole!

Che speranze, che occasioni!

Quanto cielo, quanto sole!

Per la vita, quanti doni!

 

Caro diario, ciò è avvenuto,

sono certa, son sicura:

c’è pur stato, si è compiuto,

ma finita è l’avventura.

 

Caro diario, ti saluto,

ti sigillo col lucchetto:

sul mio tempo ho riflettuto,

ora torna nel cassetto.

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