Voglio tornare a casa
Ma la casa dov’è? La mia casa non c’è.
Voglio tornare a casa.
Ma quale? Questa?
O altre case che mi hanno abbandonata, in altre strade e in città diverse?
Io busso e suono ma nessuno apre.
Forse ho perso le chiavi il mese scorso
o cento anni fa, non sono certa.
Nulla è mio.
Rivoglio il corridoio curvo, le voci dei bambini.
L’indirizzo, qual è?
Via Necchi, S. Ambrogio, via Circo, l’altissimo portone.
San Maurilio e la testa d’elefante.
Cianderies nella neve. Pensione Bandinelli, mare di latte.
Via Fratelli Bandiera presso il ghetto di Mantova.
Via Barnaba Oriani, il copriletto ruvido, i papaveri rossi. La mia tata mi amava.
A Milano, in montagna, in Versilia, a Roma?
Le finestre quadrate sul giardino.
La mia cucina col tavolone vecchio,
dove tritavo il prezzemolo a mezzaluna
e cucinavo quello che volevo.
I bicchieri verdi di mia madre, ne sono rimasti solo tre.
Voglio prendere in braccio i miei bambini,
siano i figli o i nipoti,
fa lo stesso.
Voglio tornare a casa nel mio cuore.