Ci siamo dati il tempo. Quello che potevamo. Quello rubato al sonno. Quello destinato ad altre vite. Dovevamo raccontarci. Dovevamo comprendere perché fossimo una nell’anima dell’altro. Perché era stato riconoscerci, guardarci. Perché fosse indispensabile trovare quel che non era più invisibile. Come accettare che ogni nostro velo cadesse col respiro dell’altro. Ci siamo dati il tempo. Quello che non aveva spazio. Quello che ci toglieva il sonno. Quello strappato ad altre vite. Dovevamo raccontarci. Dovevamo capire come uscire dal labirinto. Perché fosse indispensabile respirare insieme ma impossibile soffocare. Come vivere, senza avere il tempo per viverci. Ci siamo ripresi il tempo, non è bastato a dimenticare.