Già ai primi freddi, verso Ognissanti, si sentono nell’aria, ma è lei, l’Immacolata, a dare il via alle competizioni vere e proprie dall’alto del suo piedistallo in piazza di Spagna. L’8 dicembre si parte con l’albero, o presepe che sia, sotto l’occhio benevolo di Sua Santità l’Arbitro del Calendario. Dopo la variegata ma breve kermesse natalizia, che gioia riporre le scope per dare il via allo smontaggio degli asinelli e delle palle a Carnevale già incombente. Giù i panettoni (in saldo), su le trombette. È già febbraio, coi suoi Baci e i suoi fior. Finiti i coriandoli, ecco le mimose, seppur in forma di caramelle ben confezionate. Chiacchiere o frappe che dir si voglia, planano sui bignè di S. Giuseppe: auguri, papà. Qualche giorno di magra e piovono uova: che sorpresa! Dìn, dàn, la Santa Pasqua mette i peccati in lavatrice e noi, stesi come panni al sole, adocchiamo pensioncine estive nel dormiveglia sul divano buono. Oddio, buono: l’unico amico che abbiamo. E in un caleidoscopio di luci, si susseguono: la Liberazione, le Fave col Pecorino, le Rose per la Mamma, la Parata dei Carri Armati, la Fine delle Scuole, gli Esami, l’Esodo in Terrasanta, il Blocco Desertico del Ferragosto e la Quieta Produzione settembrina di Nuovi Canditi da inserire a forza nei Dolci Invernali, dopo la Vendemmia: è la Tradizione che lo vuole, non c’è Scampo. Nelle brevi intersezioni della Corsa Gregoriana Annuale, trovano spazio altri simpatici Avvenimenti non meno tradizionali, come: Sanremo, i Declassamenti di S&P, la Chiusura di alcune Testate, le Testate fra Politici, Cantanti, Rai e Vaticano, la Fusione della Testata dell’Auto, un paio di Terremoti, alcune Alluvioni, le Bollette del Gas, le Farfalle inguinali, il Tentativo ricorrente di privatizzare l’Acqua, la Serrata delle Fabbriche, l’Aumento della Benzina, la Rivolta in Sicilia, un po’ di Stupri di Massa e la Folla Festante che invade le strade al grido di: “Lasciatemi giocare: sono un italiano”. Quest’ultima Ricorrenza non è stata ancora ufficializzata, come anche la Fusione Totale delle Sinapsi. E intanto i Bimbi crescono e le Mamme imbiancano, canticchiando: “Non è l’inferno”. Presto godremo di un raro 29. Un giorno non calcolato, sfuggito ai Papi e ai Pupo, alle Tasse e alle Guerre, alle Starlette sexy e ai Razzisti, ai Cornuti Contenti e alle Gattemorte, alle Olimpiadi e allo Spread: persino ai Compleanni. Forse è l’unico vero giorno “libero” che abbiamo (mentre la Grecia brucia ?). Dedichiamolo a festeggiare la Nostra Caparbia Volontà di Esistere, nonostante i Giorni che ci toccano.