“Al fosforo” rispose
a lei che gli chiedeva
cosa pensasse in quell’ottobre
in quella nebbia di pensieri
che è l’autunno della vita
e la primavera allora sembra incerta
non ha la fredda sicurezza
di ciò che é prossimo che accada.
A lui che nella vita
poco credeva al caso
alla fortuna
sembrò una coincidenza straordinaria
quella ragazza che parlava
che le parole avessero un respiro
primordi elementari della vita
cielo e terra così tanto somiglianti
e le stelle tanto prossime ed amiche
che infine non ci fosse lontananza
tra gli occhi di chi cerca
e la sua luce.