Cosa non quadra nel rileggere Herzog (tradotto)

Ho riletto dopo decenni il capolavoro di Saul Bellow, che Feltrinelli si affrettò a ristampare appena lo scrittore fu insignito del Premio Nobel nel 1976, con copertina vivacemente colorata rispetto alla prima edizione anemica del ’65; e ho riscontrato delle incongruenze temporali nell’anagrafica del protagonista e una serie di svarioni da parte della traduttrice Letizia Ciotti Miller, nel frattempo scomparsa nel 2005.
Nonostante che, a causa delle innumerevoli epistole che Herzog scrive a chiunque e poi non spedisce, si abbia l’impressione che l’azione sia ambientata durante la Presidenza Truman, a pagina 91 si chiarisce che l’anno di grazia, o di disgrazia, è invece il 1962.
A pag. 130 si procede a fine 1963 o nei primi mesi del ’64, in quanto è citato Kennedy come ‘Presidente scomparso’; e a pag. 214 Lyndon (si noti che nel colophon sono indicati tre anni per le edizioni originali: 1961, 1963, 1964).
A pag. 69 Bellow specifica che Moses E. Herzog affrontò la maturità del ’38, quindi possiamo lecitamente supporre che fosse nato nel 1920 o nel ’19, ma alle pp. 269/70 si certifica che l’eroe ha quarantasette anni, dunque: 1964 – 47 = 1917 come anno di nascita. Però a pag. 277 si incontra questa frase che fa saltare tutto il quadro anagrafico: “E pensare che m’hanno dato la medaglia in latino alla scuola media, nel 1917!” (?)
Passiamo ai sorprendenti errori della traduttrice: a pag. 272 conia il termine ‘burmesi’ (da Burmese) per birmani !?… Provate a dirglielo a Eric Blair alias George Orwell, che ci nacque e ci scrisse “Burmese Days” > “Giorni in Birmania”!
A pag. 294 si trova un enigmatico ‘mischietto whisky-sangue’, che magari sarebbe stato meglio chiamare miscuglio, miscela, mescolanza, cocktail… Senza contare che il termine ‘mischietto’ non è contemplato dai dizionari: soltanto Stefano Bartezzaghi lo usò tentativamente per tradurre il gioco della contrepèterie anni fa.
Altre ‘creazioni’ di Ciotti Miller sono:
– un portinaio sciattato, per sciupato, sgualcito; la rivestitura di metallo operato, per rivestimento;
– I.Q. non tradotto in Q.I. a pag. 72; ma a pag. 306 si trova un Quoziente d’intelligenza 94;
– le strade americane coi numeri non tradotti (per es.: 22nd Street, invece della Ventiduesima);
– i canti delle cicale (?); cafeteria, per caffetteria; polverugiola (?) del tramonto; come se gliene importasse niente a nessuno ((qualcosa a qualcuno ?));
– torchietto, forse per tornello (?); pallocchini (?); peticellosi (?);
– un idiota mongolico, forse per mongoloide (?):
– in un qualche dove, per da qualche parte…
– Certi cuori sgorgano più amore… Ma sgorgare transitivo significa sturare…

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