Da dove lo comincio un libro?
Me lo chiedo da vent’anni. Ancora adesso non ne ho idea.
Ho pensato. Devo partire da questo. Forse.
Dall’immagine che si disegna nella mente se cerco una cronologia.
Un inizio.
Quindi inizio da qui.
Da questa sensazione.
Come sospesa nel tempo.
Tra realtà e sogni. Tra pulsioni e pensieri.
Come i disegni di mio figlio Otto.
Partono dal centro.
Non disegna né la terra né il cielo.
Immagini in assenza di gravità ?
Sono in ginocchio. Un foglio appoggiato su un giornale e una birra. Per terra.
Io volevo vedere la tele. E’ tanto che non la guardo.
Un film. Di quelli che finiscono e ti sembra di aver vissuto per un ora in un’altra vita. Frastornata. Sollevata da terra. Come fosse un tramonto. O ti fossi appena fumata una canna…
No. Prima la tele non funziona. Poi non funziona il telecomando.
Volevo riempire un’ inquietudine. Un vuoto compulsivo.
Forse dovevo solo scrivere…
CONTINUA…
con tutto il cuore