No, ma ti sei vista? occhi bistrati a sottolineare il tuo costante umor nero. e non ti parlo di humor, quello l’hai cestinato perché non sia mai che la tua faccia esprima una sfumatura di ironia. il tuo nero è nero che più nero non si può. le tue notti sono migliori dei nostri giorni. le tue frasi intercalano negazioni e nollogismi. svenevoli con facilità e se il calo degli zuccheri ti coglie mangi pane e mistero. se fosse per te la Lipu dovrebbe salvare solo i pipistrelli. pallore cadaverico d’ordinanza, eviti la luce come l’acqua santa, sicura di avere un albero genealogico con radici in Pennsylvania, morto, ovviamente. come Myriam, che però era bionda e questo non ti va giù, ti svegli (che brutta parola) a mezzanotte. sui social network, che non si capisce perché frequenti visto che ci sta gente e si fanno cose, posti in bianco e nero, ma più nero che bianco, flooding di immagini splatter che neanche l’horror giapponese. il tuo fascino è nascosto cara dark lady, così nascosto che non lo trova più nessuno.