La parata militare, per festeggiare la Repubblica e le Forze Armate, c’è stata anche quest’anno. Sobria, senza l’assordante e dispendioso rumore dei Leopard a rovinare il pavé dei Fori Imperiali. Soldati in divisa. Uomini e, da qualche anno, in molti ruoli: donne. Molte, comandanti in ogni reparto. Donne marò, alpini, avieri, parà, marinai, finanzieri e carabinieri. Donne che sfileranno guidando mezzi pesanti così come quelle presenti in tribuna tra le alte cariche dello Stato. Presenti, con eleganza minimal, la presidente Laura Boldrini e il ministro della difesa Roberta Pinotti: prima donna, nella storia d’Italia, a capo di questo dicastero. Sono sfilate le gloriose crocerossine, che hanno sempre raccolto applausi e riconoscenza per i loro ruoli umanitari, e chissà se tra loro c’è ancora, ancora, quel maggiore con gli occhi azzurri che incrociò, incolpevole, gli sguardi rapiti di un presidente del consiglio di qualche anno fa.
2 Giugno: un giorno speciale per tante donne, per tutte quelle giovani mamme che hanno accompagnato i loro figli, eccitati e imbandierati, prima ad applaudire la fanfara dei bersaglieri e, poi, tutti col naso all’insù: passano Le Frecce Tricolore, brividi di gioia.
Sei bella così, Italia, quella delle donne che vogliono esserci sempre e in parità di ruoli, per provare ogni giorno a cambiare questo, a volte strano, Paese
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