Una delle poche certezze della vita: le formiche.
Puntuali, al primo scirocco primaverile, le trovo in fila, tra la mattonella e il battiscopa, sotto il tavolo, qualcuna nella credenza, a volte nel bagno.
Mi alzo, le trovo sul lavello. Torno la sera e non ci sono più. Chissà dove vanno, se dormono, chiudono gli occhi e fanno ahhhhhhhh.
Ho comprato un insetticida che così recita: mettere la trappola vicino all’entrata/uscita delle formiche, loro entreranno, prenderanno la sostanza tossica e la porteranno nel formicaio. La daranno in pasto alla formica regina e in poco tempo saranno sterminate. E che è?! Un eccidio!
Io formicida? Ho deciso. Sigillo meglio, chiudo, raccolgo le briciole, ma l’Auschwitz delle formiche no.
Solo che stamattina fa un po’ più di freddo. Questo maggio disorienta e loro non ci sono. Mi devo preoccupare? Avranno la tosse? No, quelle sono le pulci.