E VENNE IL GIORNO DEI LIBRI VOLANTI

“Edizione straordinaria: il fenomeno è sconvolgente! Dalle biblioteche di tutto il mondo milioni di libri si aprono e decollano mulinando le pagine come fossero ali. La destinazione è sconosciuta. Sono stati prontamente inseguiti anche dai nostri ‘caccia’, ma radar e sistemi di intercettazione di ogni aereo sono in tilt; una grande forza misteriosa guida i libri e ostacola ogni tentativo volto a capire cosa stia succedendo. Nel prossimo volo di ricognizione, che partirà dall’aeroporto militare di Aviano, l’inviata Laura Marin, da un Tornado della nostra aviazione, ci relazionerà in diretta sulla missione. Per ora è tutto. E ora qualche breve spot pubblicitario.”
Giulio il bibliotecario era esterrefatto, neanche nei suoi sogni migliori aveva immaginato tanto. Pensò contento: “Finalmente i libri prendono vita!” Giulio gestiva la biblioteca da due anni. Sempre solo. I lettori? Estinti. L’unica affezionata cliente rimasta era Annamaria, anziana docente di Storia Medievale, la cui preparazione, curiosità e voracità letteraria lo avevano sempre stupito. Se la trovò davanti con sorriso smagliante stampato sul volto. «Hai sentito? Oggi è il giorno della riscossa!» «Pare proprio di sì! Quello che sta accadendo è talmente fantastico e irreale da farmi paura.» si rabbuiò un istante «E se fosse l’inizio di qualcosa di tremendo?» «Non aver paura. Possiamo fermare tutto questo quando vogliamo. Sono qui per chiederti di unirti a noi.»
Lui era frastornato. «Annamaria, noi chi?» «Tu, io. Noi! L’umanità di oggi è un mix di egoismo, disprezzo per la vita, razzismo e, soprattutto, ignoranza; la madre di questa deriva. Vogliamo un nuovo Umanesimo, un altro Rinascimento. Lo yogi e ingegnere informatico Noel Kams ha avuto l’idea: unire il web all’energia mentale. Milioni di menti si concentrano nello stesso istante e usano la rete per veicolare l’energia. Con la forza del pensiero si può tutto.» «E io cosa posso fare? Sono solo un bibliotecario depresso che non riesce neanche più a concentrarsi.» «E io una vecchia zitella che fin da bambina ha cominciato a leggere per lenire la solitudine. Ho studiato tanto ma non mi sono mai sentito superiore a nessuno perché ho imparato che senza gli altri siamo niente. Abbiamo bisogno di tanti che, come te, uniscano le forze mentali per liberare i libri.»

Una folla intanto si riversò in strada. Si percepiva distintamente il respiro di migliaia di persone in silenzio che scrutavano il cielo. Le sirene della polizia ruppero l’incanto ma, una volta spente, decine di agenti ingrossarono le file di quella marea. Ecco i libri stagliarsi nell’azzurro dentro un’enorme nuvola multicolore, componendo frasi. “Un libro deve essere come un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi”, poi “I libri son come specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro” e ancora “Cultura: l’urlo degli uomini in faccia al loro destino”.

Di colpo sparirono come erano arrivati. Cinque droni precipitarono e due caccia virarono improvvisamente nella direzione opposta a quella dei libri, disobbedendo palesemente ai comandi dei piloti. La gente era esterrefatta, attonita. Ognuno si specchiò negli occhi di chi aveva accanto come non succedeva da troppo tempo. Poi ordinatamente si misero in fila davanti alla biblioteca. Annamaria sprizzava felicità da tutti i pori e baciò Giulio che rimirava gli scaffali vuoti. Non era rimasto un libro da dare in prestito.

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