Essere Surrogata

 

Cosa si deve provare a mettere al mondo un figlio per un’altra persona?

 

Più o meno lo so. I miei tre li ho messi al mondo anche per i loro padri, oltre che per me.

 

Ma farlo per qualcuno che poi se lo porterà via? E’ più dura. Il bimbo è lì, sotto il tuo cuore che batte. Lo senti muoversi. Manine, piedini. E’ una nuova piccola vita. Fin qui è una bella cosa, diciamolo.

 

Però tu sai che non vuoi o non puoi tenerlo, che un’altra coppia se lo porterà via tra qualche mese. Coppia mista, coppia di uomini, può darsi anche di donne, a volte. Che alla fine se ne andranno felici col fagottello. Che a sua volta avrà una vita decente, mangerà, si vestirà, andrà a scuola. Magari diventerà un ingegnere, o una astronauta, un fisico o una presidente di qualcosa. E tu? Ti sentirai mancare un pezzo di te?

 

Ti hanno abbracciata, poi sono partiti. Se sei povera, e t’hanno pagata, darai agli altri figli di che mangiare e studiare a loro volta. Vestiti, lenzuola, scarpe. Se non sei povera, ma t’hanno pagata, magari potrai permetterti di tornare a scuola, di laurearti nella materia che avevi sognata. Avrai figli tuoi. O forse hai compiuto gratis tutto l’iter, solo per amore, e libertà. Ma credo che di quell’essere che fu nel tuo corpo avrai comunque nostalgia. Così piccolo, così indifeso. Ti verrà voglia di averne notizie, magari di essere un poco nella sua vita. Chissà.

 

Però una cosa la sento per certo: che non ti senti umiliata né sporca, che non ti vergogni di te. Piangerai, ma saprai che di brutto non ha fatto nulla.

 

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