Il procuratore di Varsavia Paweł Kopiński, uomo retto e poco incline al compromesso, ha da poco perso la moglie, malata di cancro. Diviso tra gli oneri del lavoro e la cura della sua bambina, si ritrova, grazie a un caso in cui è coinvolto, a dover fare i conti con la sua storia e il suo passato. Tratto dal romanzo dello statunitense Harlan Coben, ambientato in Polonia anziché nel New Jersey, “The woods” è una serie composta da sei episodi appena trasmessa su Netflix. Tra mistery e legal-thriller, la storia si svolge su due piani caratterizzati da epoche, colori, ambienti, suoni e percezioni molto diverse. Il passato ha i colori accesi di una calda estate di venticinque anni prima (1994), in cui il futuro procuratore era un ragazzino che insieme a molti suoi coetanei e coetanee trascorreva gli ultimi giorni di vacanze in un campo estivo. Il campo era affidato alla cura di alcuni adulti (tra cui i genitori di ragazzi presenti) e di alcuni “sorveglianti”, ruolo ricoperto proprio dagli adolescenti più grandi e responsabili. Tra amori e filarini, balli a suon di musica locale, invidie e gelosie, falò in spiaggia e bagni proibiti, la vita scorre tra alti e bassi nella piccola comunità, fino a quando un terribile evento non sconvolge da allora e per sempre l’esistenza dei ragazzi. Se il passato ha i colori caldi dell’estate, il presente ha toni più freddi, a cominciare dal viso quasi grigio di Pawel, dagli occhi che da un blu stupefacente si sono fatti acquosi. Con avvenimenti che rovesciano di continuo la prospettiva, il ritmo del racconto si fa sempre più angoscioso e serrato, quel passato e i complessi rapporti che legavano tra loro i genitori, i genitori e i figli, le ragazze e i ragazzi dominano e avvelenano il presente, in un gioco al massacro che sembra non potrà mai risolversi. La Varsavia post Jaruselski, ancora pervasa da antisemitismo e con la polizia che aveva metodi spicci e violenti sembra non molto differente da quella del 2019, quando alle elezioni stravinse il sovranista Kaczynski: fenomeni di corruzione e di malaffare, stampa asservita al potere non rendono facili le indagini condotte dal procuratore, che resta sempre più solo nella sua ricerca di verità. Il cuore della serie, diretta da Leszek Dawid e Bartosz Konopka, è nel rapporto tra genitori e figli, spesso traumatico e irrisolto, i cui le colpe primarie ricadono soprattutto sugli adulti e tra questi con più gravità sui padri. Ottimi gli attori, a cominciare da Pawel (Grzegorz Damięcki nella versione matura e Hubert Milkowski in quella giovanile) e Agnieszka Grochowska nella parte di Laura, il vecchio amore giovanile di Pawel, che torna in scena per aiutarlo nelle indagini.
Estate di morte – The Woods – Polonia 2019 – disponibile su Netflix