«Meloni non è la classica donna che ha avuto bisogno di un uomo per emergere» afferma La Russa. A parte la parola “classica”, l’affermazione è vera. Non è stato un padre né un marito a darle il potere: lei se lo è preso e conquistato da sé. Con il suo stile precipuo, ha convinto prima di tutto gli uomini del suo partito, poi molti altri.
Io cerco di capirla, almeno per come sono capace. No, non ne parlerò male, la stimo. Ma non ne parlerò neanche bene, non la voto. Voglio solo scrutarla. Analizzarla, se riesco. Piace, convince – ha un gran seguito. Il fatto non mi sorprende, è capace, veloce, esperta, concentrata. Intelligente.
E’ un capO – è IL presidente. Con morbidi capelli biondi che le incorniciano il bel viso, fornito di rossetto e fard. Gli occhi chiari ben posti in risalto dal trucco. Con abiti severi, rigidi – non sempre cortesi con il suo fisico. Cammina con passi decisi. Ha gesti bruschi delle braccia – toni perentori nel parlare, sguardo che si potrebbe definire d’acciaio, esprime una volontà indomabile.
Modi di essere e comunicare tradizionalmente chiamati virili, e che Meloni riesce a usare con disinvoltura. Come se dicesse. “Il vero potere è maschio, e io come tale lo esprimo”.
E’ donna, è madre, lo afferma, con fermezza. Sostiene sicura il valore basilare della donna tradizionale e della famiglia tradizionale. Che vale per tutte tranne che per lei. Così Giorgia Meloni non spaventa le fragili identità maschili. Perché lei è e vuole essere una eccezione, e vuole che lo si veda. Le altre, restino al loro posto.
Ecco. Il messaggio di sé che manda è duplice. Indossa la maschera femminile e insieme esalta il modello maschile e ne usa i linguaggi. Una duplicità comunicativa, che convince e rassicura il mascolino incerto, e le ha dato la possibilità di affermarsi nel suo mondo politico d’origine. O almeno così immagino.
Nella storia politica della Repubblica italiana ci sono state, credo, donne altrettanto capaci, preparate, intelligenti. Io ne ricordo numerose. Ma non erano altrettanto rassicuranti, temo. Se erano troppo autonome e brillanti, sparivano, venivano prontamente segate perché spaventavano: il terrore per l’intelligenza femminile prospera in ogni tipo di agglomerato maschile. Se si adattavano a brillare di luce riflessa all’ombra di qualche potente, avrebbero avuto le loro stradine.
Adesso magari le carriere andranno cambiando, almeno spero. Ma le profonde radici di rispetto e onore che Meloni ha infisso nelle menti dei suoi seguaci di destra sono uniche. La sua duplicità di messaggio poteva nascere e radicarsi solo in una autentica cultura di destra.
Tutto studiato a tavolino!
A me lei non piace come d’altronde tutte le donne che assumono volutamente atteggiamenti da “maschi”.
Anzi sai che ti dico? …mi inquieta
Però il tuo pezzo è come sempre …fonte d’ispirazione e riflessione!
❤
Brillante e lucida esposizione della figura dell’attuale PdC dei Ministri.
grazie 🙂
grazie
Analisi arguta come sempre
grazie
commentatemi, vi prego