Stivali di gomma e mani nel fango argilla rossa in un campo di mais
reticoli di spago a delimitare gli spazi
prima le vanghe in superficie
e poi palette e bisturi
terrecotte porose di cocci incrostati
età del bronzo antico sotto terra
età dell’uranio nell’aria nei capelli biondi
(quella di cesio e stronzio era imminente)
un torrente pieno di sanguisughe
(ah, la regina d’africa)
scolorava gomma e fatica lavando via la terra
un mangiacassette nero in macchina e poi fuori
lune e stelle e mari e cuccioli e stomp.
odore di umido e un languore
(tipo farfalle)
alla bocca dello stomaco
e il sole che picchia sulla pelle
dei tuoi vent’anni.