La cosa più difficile per entrambi è sorridere. Sono due unità dedite al solipsismo Ansa e Holappa, lei commessa in un supermercato, lui operaio meccanico. Lei torna a casa, accende il microonde, ci infila un vassoietto di roba pronta e subito lo butta, poi accende la radio che parla della tragedia ucraina e dei bombardamenti su Mariupol. La radio e la voce asettica dello speaker è l’unico particolare che la riporta all’oggi. Lui non fa che bere e fumare con l’amico di stanza che gli consiglia di smettere quanto prima per non rischiare la vita. Anche se sia all’una che all’altro, sembra non importare nulla di quella vita, passata ad annullare desideri e emozioni. La situazione lavorativa peggiora di giorno in giorno: lei viene cacciata senza preavviso per aver intascato un prodotto destinato al macero, lui licenziato in tronco dopo essersi ferito a una mano, ferimento attribuito allo stato etilico. In una Helsinky che a volte sembra ripiombata a cinquant’anni prima – il cinema che trasmette vecchi capolavori, il pub pieno di foto di cantanti d’antan, il telefono grigio – Ansa e Holappa si incontrano in un Karaoke, sembrano poco inclini a una storia, rigidi come sono, ma lei gli lascia il suo numero. Che lui perde prontamente, volato via come “una foglia al vento”. Kaurismaki, che torna dopo 24 anni alle sue tematiche preferite: la classe operaia emarginata e lontana mille miglia dal benessere e dalla ricchezza dei ceti più agiati, ricama una storia dolorosa e disperante con personaggi persi nella loro cellula di miseria fisica e morale. Dove però inaspettata si accende la fiammella dell’amore, dove ciascuno si sacrifica per l’altra e viceversa. Sfiorando anche cenni di incredibile umorismo, i due trovano una strada comune, insieme a un cane trovatello di nome “Chaplin” (un chiaro omaggio al grande regista) e mentre “ Les feuilles mortes se ramassent à la pelle…”
FOGLIE AL VENTO – di AKI KAURISMAKI – Finlandia 2023
Aki Kaurismäki Finlandia Solitudini