Le arcate di una diga Enel anni 20 e un dirupo con falce di luna che biancheggia nel cielo, illuminando un passaggio stretto e quasi nascosto fra le rocce, notti magiche fra artisti di tutto il mondo che creano land art, l’arte della terra e del paesaggio. Le loro opere fanno parlare il paesaggio senza alterarlo, permeandosi di esso al di fuori degli spazi canonici, lasciando poi le proprie tracce al vento, alla pioggia, alla neve, anno dopo anno. Arte come ridisposizione di pietre, rami, piccoli sassi nella radura, anche una calda alcova-uovo di lana di pecora nella quale entrare, percependo il piacere prenatale del bozzolo. Interazioni a tutto campo con il paesaggio marchigiano e con le artiste e gli artisti che trovano spazio espositivo e ospitalità alla Casa degli Artisti voluta da Andreina de Tomassi e dal marito scultore Antonio Sorace, che ha plasmato proprio quella Tuffatrice che si innalza sulla diga, una montaliana Esterina pronta al balzo fra acque vertiginose, non più minacciata dai suoi vent’anni bensì innegabilmente fiera del suo splash. Dulcis in fundo, sabato 30 luglio una Zattera dei Folli approderà presso la Golena del Furlo, e poeti di molteplice voce e provenienza declameranno versi proprio nell’area verdescuro del tuffo.