Frammentazione della memoria

Piccoli flash, tenui lampi di luce. Un odore, un sapore, un colore e bang; torna la reminiscenza, che, con regale accondiscendenza, mi concede una vaga rimembranza.

Non è fluorescenza, è dissolvenza. Vaghe ombre in lontananza, ho perso la pazienza.

Quando può durare la parvenza? E’ tempo di quiescenza.

Con inclemenza l’interruttore è stato spento. Sottovalutando la mia capacità di autosufficienza e il mio bagaglio di conoscenza.

Posso fingere la rimembranza, fino a quando, certo non so. Se mi applico con diligenza, non evito la decadenza, ma con impertinenza e resistenza potrei nascondere l’assenza.

Questione di competenza.

Saluto la memoria con leggiadra irriverenza

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