Siamo andate alla riunione del comitato per Giachetti,a Roma, nella viuzza dei Delfini. C’era una atmosfera che non sentivo da tempo. Entusiasmo, applausi sinceri, vitalità, speranza. Giachetti non è un duce, è pacato, ma deciso. Preciso. Sincero, chiaro. Non le manda a dire a nessuno, non usa giri di parole. Mi piace.
Ascani è forte, spiritosa, brillante, trascinante. Pure bella. Insieme, formano un vero duo affiatato, lei non è la donna “appiccicata” per mascherarsi da femministo andante, come altrove usa. I concetti sono semplici, ma profondi. Solo loro, fra i candidati del PD, non alimentano ambiguità.
Primo: macché chiedere scusa per i governi Renzi e Gentiloni: siamo passati dai numeri col meno a quelli col più. Con fatica, magari era poco, ma il positivo c’era, ovunque. Quindi ne siamo orgogliosi. Ora col governo giallo bruno tutto torna al negativo.
Secondo, ma non meno importante: mai con i 5 Stelle. Sono di destra anche più del truce. E distruggeranno l’Italia.
Terzo, senza gli “scappati da casa”: D’Alema Bersani & C.
Applaudendo giravo il viso intorno, tutte facce sorridenti, tutte con col mio stesso sguardo “qui si ricomincia a vivere”. In prima fila anziane, come la mia, perché noi vecchietti siamo arrivati in anticipo, per poterci sedere. Ma dietro, in piedi beati loro che possono, era pieno di ragazze e ragazzi che allungavano la testa (buone orecchie, le loro) e aguzzavano, entusiasti, i loro ottimi occhi per seguire i discorsi.
Sono uscita che camminavo a mezzo metro sopra il selciato.