Gli uomini sono cattivi?
gli usignoli sapessero
di essere mortali
si strapperebbero le piume dal petto
elevando stonate bestemmie
lo intuissero gli agnellini
lancerebbero aerei contro torri
fonderebbero lager
sapessero i gigli di dover morire
alla fine del giorno,
inventerebbero un dio che pretende
il sacrificio dei fiori
lo sapesse la cerva
sbranerebbe i cerbiatti
e correrebbe nel bosco
grondando il loro sangue innocente
io pertanto per essere già stati puniti
ci dichiaro assolti
una volta per tutte
RISOPONDETEMI VI PREGO
Non so se la mortalità giustifichi la cattiveria. Siamo nel mondo per uno scopo? Anche questo è un dubbio che ci può attraversare. Certo l’universo esisteva prima di noi ed esisterà dopo. Forse dovremmo accettare la nostra fragilità e preoccuparci di lasciare le cose meglio di come le abbiamo trovate. Potremo così andarcene soddisfatti di ciò che abbiamo lasciato regalando a noi stessi prima che a chiunque altro una vita piena di scopo.
Bella poesia, asciutta e insieme profonda
grazie
Sparisce anche il dolore di fronte alla morte…
Nonostante la crudeltà
poi ci ritroveremo
in fondo al tunnel non c’è la luce – c’è un eterno immobile nulla. Io lo so, ci sono stata
mah, non so. Non credo che la consapevolezza della morte negli animali avrebbe questi effetti, né credo che sia il motivo della malvagità umana. E credo anche in una assoluzione più mirata: certi proprio… come si fa ad assolverli? Ciò dico al di là della bellezza del componimento.