Per qualche strano scherzo del destino l’Ungheria, o più precisamente Budapest, diede i natali a due grandi fotografi omonimi. Il primo divenne celebre in tutto il mondo con lo pseudonimo di Robert Capa ma alla nascita si chiamava Endre Friedmann come l’altro, scomparso appena qualche settimana fa.
Endre Friedmann/Robert Capa nacque a Budapest nel 1913 e morì calpestando una mina in Vietnam nel 1954. Il 15 luglio di quest’anno è venuto a mancare invece il più giovane dei due, nato nel 1934, quando Capa viveva già in esilio dopo aver partecipato, da comunista, a proteste contro l’estrema destra ungherese.
Il Friedmann più giovane era uno dei migliori fotografi ungheresi e fotoreporter di lungo corso dell’agenzia MTI (Magyar Távirati Iroda, letteralmente Ufficio Telegrafico Ungherese, l’equivalente dell’ANSA), testimone in veste ufficiale, apparentemente apolitico e comunque molto riservato, della Storia ungherese del dopoguerra. Non amava parlare di sé, preferiva far parlare il teleobiettivo.
Sue foto sono state vincitrici di prestigiosi concorsi come la World Press Photo, e insigniti di prestigiosi premi nazionali come il premio Béla Balázs e Mihály Táncsics, e lui stesso ricevette molti riconoscimenti importanti per la carriera.
Friedmann Endre – perché in ungherese il cognome precede il nome – fu il fotografo ufficiale degli eventi militari in Ungheria e l’unico a essere stato ammesso ad accompagnare nel 1968 le truppe ungheresi intente a reprimere la Primavera di Praga. In quell’occasione scattò oltre cinquecento foto, sfortunatamente di queste soltanto una quarantina sono ancora reperibili.
Nel 1973 trascorse quattro mesi in Vietnam dove immortalò lo scambio di prigionieri stando in piedi in un fiume. Risultati: un report fotografico straordinario, primo classificato del contest World Press Photo nel 1974 con il titolo “Dalla prigionia alla libertà”; e una grave infezione che fortunatamente riuscì a superare.
Accompagnò il primo e per il momento unico astronauta ungherese, Bertalan Farkas, in missione, e fu il fotografo ufficiale durante la visita negli Stati Uniti del primo capo di stato ungherese dopo la caduta del Muro.
Friedmann Endre era un appassionato di fotografie in bianco e nero che raccoglieva in bei volumi. Molte sue opere sono custodite in musei fotografici, qualcuna persino alla Bibliothéque nationale de France a Parigi.
Nel 1963 con la sua serie “Amore” riscosse il gran premio Photokina a Colonia, quarantacinque anni dopo, nel maggio del 2008, una foto della serie fu messa all’asta a Budapest e acquistata per circa ottomila euro, trentasei volte della base d’asta.
Friedmann Endre ci ha lasciato in eredità immagini liriche dell’Ungheria meno conosciuta, e foto di grande impatto storico, che non possono lasciare indifferenti.