Un Papa emerito e un Papa in carica è già un fatto eccezionale che tutti, credenti o meno, abbiamo vissuto con grande pathos anni fa. Della rinuncia al soglio pontificio di Joseph Ratzinger, al secolo Benedetto XVI, si sono date motivazioni diverse, dall’età incipiente agli scandali “sessuali” che sconvolsero la Chiesa all’affaire Vatileaks. Il “gran rifiuto” del Papa tedesco ha comunque segnato un passaggio epocale ed è su questo momento storico che si sofferma il film di Fernando Meirelles. Il regista brasiliano punta i riflettori sulle due figure antitetiche sia nell’aspetto fisico che nella visione della propria missione pastorale del Pontefice dimissionario e di quello che prenderà il suo posto: Jorge Mario Bergoglio. Anthony Hopkins e Jonathan Pryce, che grazie al trucco ma soprattutto alla capacità di entrambi di calarsi nella parte, sono perfetti nei ruoli del vecchio e del nuovo Papa. Ripresi nei magnifici giardini di Castel Gandolfo o all’interno della Cappella Sistina (tutto ricostruito a Cinecittà), i due si sfidano a colpi di dogmi teologici, di citazioni evangeliche, di battute quasi al vetriolo: l’uno, Benedetto, algido e contratto; l’altro, il futuro Francesco, piacione e divertente – fenomenale quando canticchia gli Abba e accenna passi di tango. Con numerosi flash back il tempo torna alla giovinezza di Bergoglio, agli amori iniziali e a quella “chiamata” prima debole poi irresistibile che lo spingerà a prendere i voti; poi sul suo ruolo controverso durante la dittatura argentina. Come in qualunque espressione artistica il regista interpreta la verità storica a suo modo, ed è evidente che le sue simpatie vadano tutte in direzione dell’uomo che viene “dalla fine del mondo”, che incarna, a parer suo, il giusto rinnovamento di una Chiesa sfiancata dalla rigidezza di Ratzinger. Cui però dedica dei siparietti straordinariamente umani e terreni – le vecchie dita che suonano brani classici al pianoforte, il volto che finalmente s’addolcisce quando ascolta con attenzione le parole semplici di Francesco. Due Papi, due monumenti della cristianità, in realtà due uomini tarlati dai dubbi e dai rimpianti che riescono a trovare, al di là delle loro personalità contrastanti, un idem sentire nel rispetto verso tutte le creature di Dio.
I due Papi di Fernando Meirelles – Usa 2019
