Di là dal fiume
Mandami una voce,
che sia un coro
di vecchi,
vestiti
con scialli e cappelli,
che siano sospiri
e vapore d’inverno
che viaggi sul ghiaccio
mentre il cielo lo attraversano
le cicogne
e sui filari abbandonati
cade
l’inverno
e i suoi ultimi giorni.
Tu sei come la merla,
bianca e gelata
tu cerchi una casa buia e segreta
che ti faccia vecchia, e accorta,
tu risorgi alle spalle della sfortuna
e sei mutata
ma viva.