La notte è un mantello bucato, l’uscio socchiuso, sotto il cuscino il mare ripiegato.
La luna è un catino di latte per gatti affamati.
Conosco i passi di ognuno: il picchiettio nervoso, l’accordo stanco di una lunga camminata, una cadenza triste e una biglia che scivola silente.
Sono allegro perché gli amici ritornano.
Hanno l’iride cieca. Siamo già vecchi?
Parliamo a bassa voce, come solo nei sogni.