La luce del lampione delimita il confine oltre il quale si consumano passioni silenziose. Ombre furtive si rincorrono in una caccia che sfida la casualità del destino. L’uomo cammina nel buio, guidato dalle strade della memoria. Si inoltra verso il centro del bosco dove sa che si concentra l’azione. Lampi di sigarette, inconsistenti presenze di vita, accendono a tratti la notte, per scomparire dentro nuove oscurità. Due passi ancora, poi il mondo si ferma: la bellezza si staglia davanti ai suoi occhi.
Il ragazzo è lì, immobile, illuminato da una luce pallida, tragico nella sua perfezione. La maglietta di un bianco accecante disegna il suo corpo. La bocca è un sorriso sfrontato, fatto di consapevolezza e di potere. I bottoni dei jeans esplodono nel silenzio della notte. Si aprono a rivelare il sesso addormentato, pronto a essere colto.
La saliva dell’uomo si ferma nella gola, la mano si muove nell’aria, avvicinandosi insicura e tremante. Quando il trofeo è quasi conquistato, mentre il cuore batte di paura e desiderio, il ragazzo la spinge lontano.
L’uomo capisce che la bellezza ha un prezzo, il prezzo di una giovinezza ancora intatta. Soggiogato dalla voglia, atterrito dall’idea di poter perdere il sapore sconosciuto di un regalo inaspettato, fruga nel portafogli alla ricerca del denaro. Paga il ragazzo e lui lo attira a sé, offrendosi al tocco furioso delle mani timide, all’ingordigia della bocca calda, ormai appagato dalla giusta offerta.