Se c’è un autore di cui non puoi dire di aver letto tutto, quello è Dumas. Ha scritto talmente tanti libri che, anche se stai un anno intero 24 ore al giorno a leggerli, probabilmente te ne mancheranno chissà quanti ancora. Che si sia avvalso di collaboratori, non citati tra gli autori è cosa nota, ma nel Il conte di Mazara, rimasto inedito per un centinaio d’anni e ora in libreria, lo stesso Dumas dice espressamente di averlo scritto insieme a Ferdinando Petruccelli della Gattina e al Visconte Alphonse de Quinzac.
Pubblicato nel 1866 a puntate sul giornale Le Mousquetaire, e sotto forma di libro in Francia per la prima volta nel 2019, dal 2021 è disponibile anche in Italia con la traduzione di Viviana Carpifave e l’introduzione di Salvatore Ferlita, grazie al Palindromo, casa editrice di Palermo. Di cosa parla Il conte di Mazara? Fornirò qualche indizio, riportando piccole frasi scelte qui e là. Se vi incuriosiscono, vi condurranno in libreria; con la modica cifra di tredici euro, porterete a casa uno strano libro ambientato in Sicilia, conoscerete le vicende del conte di Mazara, potente jettatore, del Visconte Alphonse de Quinzac, gentile e nobile d’animo e potrà capitarvi di ridere leggendo avvenimenti drammatici, di commuovervi dinanzi a un bacio.
… “Si ricorderà, o forse no, che nella notte tra il 28 e il 29 maggio 1860 arrivai con la mia goletta nel porto di Palermo” …
…” Che facciamo?”chiesi a Garibaldi, mentre ero già pronto a imbracciare il fucile” …
…” Beh, che volete che vi dica? Quando ho visto che coloro ai quali davo lezioni di scrittura non ne ricavavano profitto, ho ripiegato sulle lezioni di cucina”…
… – Oh buon Dio! Siete forse repubblicana? – Non so cosa intendiate con questo termine, ma sono una donna e la vigliaccheria mi rivolta, la volgarità mi ferisce, e i pregiudizi mi esasperano.”…
… “ e puntando sotto il naso del conte i suoi due pugni, con l’indice e il mignolo ben distesi, pronunciò una sola parola: Jettatore”…
Alexandre Dumas Jettatura Sicilia 1860