Il cuscino di piume

 

Eppure io so che il male dell’altro ti fa sentire meglio.

 

Anche se, da dietro la cravatta,

Schermisci la tua nequizia,

È solo un protocollo sociale:

Potendo darmi una piccola spinta oltre l’orlo,

Non esiteresti.

È uno scandalo la mia fortuna

Ingiusta peggio della morte

Non me la merito.

Sicuramente non più di te.

 

Hai un animo sottile

e l’hai messo al servizio della delazione

La tua intuizione la usi

Per colpire sul punto più debole

Di quelli che conosci.

Il crimine morale rende

L’amicizia no.

 

Prima di perpetrare la maldicenza,

Hai rinunciato alla bontà

E ora ti aggiri tra le macerie

Dei tuoi affetti.

Peggio di te

C’è solo un pettegolo stupido

Che nemmeno si rende conto

Dei danni che fa.

Tu si, lo sai.

 

La tua parola è come quel cuscino di piume

Aperto sul sommo di un colle

Distribuito al vento:

Nemmeno in mille anni

Recupererai ognuna di quelle piume

Per scusarti con me.

 

 

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