Le dita intrecciano il filo al ferro e il ferro lascia andare la trama, mentre l’ordito si distende nella fila dei punti. Ogni andata è un ritorno, ogni lasciato non è filo sparso. Conquista spazio il punto, si somma con il tempo e si vedono gli effetti. Infine tocchi il risultato e sai che il tempo perso non è stato.
Il fiato, intanto, fattosi voce con vocali e consonanti, svanisce per la mente che lo ascolta, senza ordito e senza trama. Invano crei realtà che non son viste e, se tocchi, trovi l’aria a cui il fiato è ritornato.