Questa non è un’ analisi politica delle elezioni europee e dei suoi risultati. Ne troverete a bizzeffe altrove, nelle sedi opportune: giornali autorevoli, maratone tv, talk-show zeppi di uomini e donne di cultura, gente che sa quello che dice e soprattutto perché.
A noi presenti e votanti è riservato l’ umile compito di contribuire con una singola, misera ics al Grande Disegno del futuro, per poi ritornare a casetta, né stanchi né felici, a farci spiegare cosa abbiamo combinato.
In genere, un disastro.
Gli unici complimenti che riceviamo sono riferiti al fatto che, almeno, abbiamo alzato il culo, trascinandolo in una scuola squallida e triste per l’ assenza dei ragazzi, a fare il nostro dovere di cittadini. A questo punto, infilata la scheda vivacemente colorata nell’ apposita urna, è tutto finito: d’ora in poi ci pensano loro, i nostri rappresentanti.
Il nostro momento di gloria è passato e noi, serenamente, torniamo quelli della foto. Per qualche anno, se va bene. Sennò, cambiamo aperitivo.
Amaro, ma giusto!
Le proprietà del carciofo.
Be’, alzato il culo neanche tanto, visto che l’astensionismo ha superato il 50%