Il narcisista patologico

Caro Stefano,
sono disperata, Incontro sempre lo stesso tipo d’uomo: il narcisista patologico. Le mie amiche all’inizio me lo invidiano: è bello, manda tanti sms amorosi, mi fa cenare in posti esclusivi e io mi sento al settimo cielo. Però, puntualmente, dopo appena due-tre mesi tutto cambia. Lui diventa sfuggente, mi accusa di togliergli l’aria di torno, sfodera un sarcasmo perfetto per ogni occasione e io inizio a dubitare di tutto: di me stessa, dei miei vestiti, del colore dei capelli, del mio lavoro. Mi ritrovo a fare l’altalena degli stati d’animo che un giorno mi dice che non può vivere senza di me e, quello successivo, mi denigra e mi fa sentire in colpa.
Io tento di lasciarli, ma poi tornano. Tu mi sai dire come posso fare per imparare a evitarli da subito?
Grazie, Anonima Disperata

Cara anonima amica disperata,
le conosco quelle come te che si illudono di potere cambiare il mondo! Smettila di andare a cercare i fidanzati nei locali gay, che il filo di fondotinta, l’eye-liner per ingrandire l’occhio e il lucidalabbra rosato non sono segno di finezza; sono solo delle pazze malate di narcisismo che, pur di essere amate, si raccontano di essere bisessuali ma sono alla ricerca di un’ autogratificazione che trova in te la vittima perfetta. Quante volte ti sono spariti degli abiti dall’armadio? Te li hanno rubati loro, non sei tu distratta, e non per avere sempre qualcosa di tuo ma per metterseli!
Abbandona la strada del perbenismo e buttati tra le braccia di un camionista, un muratore o un boscaiolo e lascia esplodere la donna che c’è in te e la vita inizierà a sorriderti.
Tienimi informato sugli sviluppi e non esitare a scrivermi, avrò sempre un consiglio per te.

Ditelo al cuore, tuo Stefano

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