Il navigatore ti indirizza, ti avverte, ti gira, ti giravolta, ti prepara alla svolta.
Il navigatore ripropone un percorso alternativo, una doppia possibilità, una scorciatoia o una strada a pedaggio.
Il navigatore non ascolta, non fa domande e, se proprio vuol venir meno, usa il segnale gps interruptus lasciandoti sul più bello senza respiro, come sempre, come stasera.
Il navigatore cambia i nomi delle vie: tronca le finali, modifica gli accenti.
E via Macchiavelli diventa Manganelli e via Alessandro Svolta ti porta su una rotonda senza uscite e Via le Libertà sembra uno slogan dittatoriale.
E a Venezia ti chiedi da quando non vai dalla pedicure con tutti questi Calli da superare.
Ma ce l’ho fatta lo stesso ad andare, a venire, e ritornare nel mio letto, nella mia casa senza nome sul citofono e con la via errata sulle mappe satellitari.
Buonanotte.