Ho notato che al negozietto sotto casa le signore di una certa età vanno con i tacchi e ben truccate e pettinate e pure gli ometti più arzilli si mettono eleganti. Forse per loro quello è un luogo di acchiappo, anche perché le corsie dei prodotti sono talmente strette che bisogna stare vicini vicini.
Se non vuoi apparire come il bullo del quartiere devi chiedere scusa per ogni passo che fai e una semplice borsa a tracolla può far cascare giù un intero magazzino di roba se prima non fai il calcolo della radice quadrata della bottiglia d’olio per l’ipotenusa del barattolo di conserva.
A un certo punto mi sono trovata tra due persone di taglia xl e sono entrata in panico. Non potevo andare né avanti né indietro. Per stabilire la precedenza abbiamo lanciato in aria una monetina, croce passi tu, testa io, però poi la monetina ridammela perché qui costa tutto troppo. Non è come nella grande distribuzione, che possono fare le offerte, il 3×2 e le raccolte punti. Qui ci vai quando hai poco tempo e ti sei dimenticato che è finito il sale, per dire.
O se proprio proprio sei vedovo e vuoi darti un’altra possibilità sulla via del tramonto, appunto, ma non devi soffrire di claustrofobia e devi avere una buona pensione per pagare 5 euro un pacco di pasta marca “Camilla”. È lì che nascono le storie d’amore eterne, sino a che crepi, anche perché ormai ci sei quasi. Galeotto fu il banco dei salumi.
Commercio Relazioni umane Terza età
Chissà se un luogo simile esiste davvero o se invece l’ho inventato io 😉