Dalla mia finestra, io vedo le seguenti cose: uno spicchio di S.Maria Maggiore e, dalla parte opposta, uno spicchio dei giardini di Piazza Vittorio. Pappagalli che sfrecciano e si posano sui rami verdi degli alberi. Gli alberi. Un ampio marciapiede, dove convivono tavolini da bar, un rudere delle mura serviane che avrà almeno 2000 anni, pedoni di ogni razza, monopattini e biciclette che filano veloci, contenti di evitare le macchine, i bus, i sanpietrini sconnessi della strada. Ieri due ragazze giocavano a tennis. Sul marciapiede, sì, e che colpi! Le mura serviane, in certi casi, applaudono. Giuro. Tutt’ intorno, palazzi gialli, rosa ed ocra, il loro riverbero raddoppia i raggi del sole, che raramente è assente. Il cielo azzurro. Viola, la sera.
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