Siamo rimasti colpiti dalla vittoria di Trump, nonostante la sua campagna fiacca, senza progetti economici chiari (a parte i temibili dazi), piena di insulti sessisti e razzisti verso le donne, gli operai, i latinos, i leaders democratici, e minacce di fucilarli o processarli per averlo criticato. Nessuno si aspettava che proprio i latinos, i neri, gli operai e le donne lo votassero, contro i propri interessi.
Queste elezioni sono fuori schema: non ci sono stati blocchi contrapposti di classi sociali. I blocchi emergenti sono per genere (uomini/donne) e per livello di educazione. Le percentuali che seguono sono date dalla CNN mentre scrivo. I conteggi in alcuni Stati non sono terminati. Donne con istruzione superiore hanno votato Harris al 54%, ma più di metà delle donne bianche ha votato per Trump. È evidente che molte donne bianche non si identificano come donne, ma come bianche. Il 65% dei votanti neri con laurea ha votato per Harris, il 52% di votanti bianchi con laurea ha votato Harris. I bianchi senza istruzione: 66% per Trump. Anche il 34% dei votanti di colore senza istruzione ha votato Trump. Solo il 48% degli operai ha votato Harris.
Perché gli operai hanno votato contro l’amministrazione più pro-operaia e pro-sindacale degli ultimi tempi? Biden ha fatto massicci investimenti nell’industria, creando centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro. Perché le donne, pur votando i referendum a favore dell’aborto in 7 Stati su 10, hanno votato Trump? I due voti sono contraddittori. Trump imporrà pesanti restrizioni anti-aborto a livello nazionale, applicabili agli Stati. Trump sostiene il “monitoraggio” delle donne incinte, per controllare se hanno abortito. Chi pensava di poter votare Trump e insieme salvare l’aborto avrà una brutale sorpresa.
Quaranta minacce di bombe nel giorno delle elezioni hanno costretto a chiudere vari seggi nei distretti a maggioranza democratica di Georgia, Pennsylvania e Arizona. Altri distretti in North Carolina sono stati chiusi per malfunzionamento dei computer. Sono quattro Stati decisivi per vincere le elezioni. Gli elettori, spaventati, sono rimasti a casa? Qualcuno sospetta che Starlink, il sistema satellitare di Musk, abbia annullato o deviato con un algoritmo i voti nei 7 “swing states”, gli Stati indecisi che hanno tutti votato per Trump. Starlink era in funzione nel sistema di conteggio delle macchine elettorali.
La conduttrice TV Rachel Maddow si è stupita di alcune frasi che Trump ha ripetuto in vari comizi prima delle elezioni: “Non dovrete più votare dopo questa volta”. “Non abbiamo bisogno di voti, ne abbiamo così tanti”. “Non avete bisogno di votare”. “Abbiamo tutti i voti necessari”. “Abbiamo più voti di quanto nessuno ne abbia mai avuti”. “Non preoccupatevi di votare, abbiamo un sacco di voti”. Queste frasi, dice la Maddow, “dovrebbero punzecchiarvi le orecchie, perché Trump pensa che qualcosa di diverso dai voti determinerà se diventa Presidente”. Starlink è stata usata per tabulare le schede elettorali. Elon Musk si è vantato di avere un’app che può conteggiare i voti durante le elezioni prima di qualsiasi altro, cioè prima che inizi il conteggio ufficiale. I candidati democratici hanno vinto seggi in tutti i 7 Stati indecisi, ma chi li ha votati non ha votato anche per Kamala Presidente. Strano.
Musk controlla metà dei satelliti in cielo e TwitterX. Il canale TV Fox News e TwitterX funzionano ormai come una compatta macchina propagandistica repubblicana. Sembra più verosimile la teoria che Musk, insieme ad altri oligarchi, abbia comprato le elezioni. Secondo Robert Reich (ministro del Lavoro per Clinton), 150 famiglie miliardarie hanno speso, nel mese di ottobre, 2 miliardi per l’elezione di Trump. È una somma enorme, ma rappresenta solo lo 0,07% della loro ricchezza complessiva. “In pratica, non gli costa nulla affogare la nostra democrazia nei soldi”.
In attesa di uno scenario più chiaro sulla portata storica di questa votazione, ho saggiato gli umori degli americani sui loro canali TV, riviste e giornali. I commenti sono amari tra i democratici e ancora rabbiosi tra i repubblicani vincitori. I democratici fanno a gara ad incolparsi fra loro. La destra ha vinto perché i mass media hanno normalizzato il comportamento inqualificabile di Trump. Biden doveva dimettersi prima. Il ministro di Giustizia Merrick Garland è stato un vigliacco, non ha perseguito Trump subito dopo il putsch del 6 gennaio ’21, lasciando passare 4 anni, e ora Trump cancellerà ogni procedimento giudiziario a suo carico. Un esempio di impunità senza precedenti.
Una famiglia di immigrati illegali latini in Nevada (poi legalizzati) ha votato per Trump ed è stata intervistata dalla MSNBC. Lo hanno votato per l’economia. La minaccia di deportazioni di massa non era importante per loro, anche se hanno parenti da poco immigrati illegalmente, perché, dicono, non sono criminali, quindi Trump non li toccherà. Trump intende deportare 11 milioni di immigrati (tutti criminali?), e ha detto che de-legalizzerà gli immigrati legali. Trump e il sudafricano Musk pensano di ingegnerizzare così un cambiamento demografico del popolo americano?
Secondo la CNN, gli alleati di Trump, nel settore privato, si preparano a gestire lucrose detenzioni in massa di immigrati. Il governo federale ha contratti col settore privato per costruire e gestire centri di detenzione. Non ci sono più posti nelle prigioni federali. Il costo per arrestare, detenere e processare ogni immigrato era, nel 2016, di 11.000 dollari. Il costo di trasporto di un detenuto nel suo paese d’origine era di 2.000 dollari. I prezzi sono aumentati, quindi si pone il problema di come finanziare l’espulsione di 11 milioni di immigrati e l’altra costosa promessa elettorale del taglio delle tasse ai ricchi. Da qualche parte Trump dovrà compensare, per non mandare in default il debito nazionale. Le prime vittime: la Previdenza Sociale, ObamaCare, l’assistenza sanitaria Medicare e Medicaid, e i licenziamenti in massa nelle istituzioni federali.
Sarà un doloroso risveglio per gli anziani che hanno votato Trump e si accorgeranno di aver contribuito a sventrare la previdenza sociale. Un brutto risveglio per gli uomini che hanno votato perché le loro mogli e figlie muoiano dissanguate nei parcheggi degli ospedali per aborto spontaneo. Un brutto risveglio per i poveri che hanno votato per tagli di tasse ai miliardari. Un brutto risveglio per le donne che hanno votato per avere meno diritti degli uomini.
Negli ultimi mesi c’è stata un’impennata dei divorzi, il 70% dei quali sono ora iniziati da donne. Il divorzio consensuale, secondo il Progetto 2025, sarà eliminato da Trump, quindi le donne hanno poco tempo per liberarsi di uomini prepotenti e violenti. Il vice di Trump, Vance, ha dichiarato che le mogli di uomini violenti devono restare a casa e subire, “per il bene dei figli”. Ha anche detto che gli USA potrebbero interrompere il loro sostegno alla NATO se l’Europa regolamenterà le piattaforme di Elon Musk. Ecco il primo ricatto. Elon Musk, secondo il giornale inglese “The Independent”, vuole sostituire la democrazia con un governo di “high-status males”, maschi di alto rango (oligarchi bianchi), perché le donne e i maschi deboli non sono all’altezza. Vance aveva detto che le gattare senza figli non dovrebbero “contare” (avere diritto di voto).
La rivista americana “The New Republic” sostiene che Trump abbia vinto non per l’economia o l’inflazione, o perché Kamala Harris non ha fatto questo o quello. O per gli immigrati. Il motivo per cui metà degli americani non si è fatta scrupoli a votare per un pregiudicato stupratore, e ha snobbato le generose offerte economiche di Harris alla classe media e operaia, è perché queste offerte non le hanno mai sentite. I media di destra (Fox News, tutta la News Corporation, NewsMax, One America News Network, la rete radiofonica Sinclair, le radio cristiane, TwitterX e gli innumerevoli podcast) hanno distorto l’informazione per far vincere Trump.
Il politologo di Harvard Tom Nichols dice che Trump ha vinto perché ha dato agli americani quel che volevano: rabbia e “drama” (teatro drammatico, scenate). Come per gli antichi romani: il Circo coi gladiatori e i leoni. Si aspettano che Trump faccia del male solo agli “altri”, ma avranno una spiacevole sorpresa. Nessun democratico può cambiare il fatto che milioni di voti repubblicani sono “scolpiti nella pietra”, immutabili, non per l’economia, ma perché hanno per anni “macerato nella completa follia”. Quando le persone vengono convinte che Biden e la Harris sono il Male e Trump il Bene, nessun democratico può discutere con quel livello di illusione delirante.
L’imprenditore e docente Scott Galloway, intervistato dalla CNN, ha dato un quadro allarmante sui “giovani maschi”, il gruppo più malridotto di qualsiasi altro gruppo americano negli ultimi 20 anni. Sempre più giovani uomini celibi sono senza casa; le donne sotto i 30 anni che vivono in città guadagnano più di loro; i giovani maschi si suicidano 4 volte di più, sono drogati 3 volte di più, incarcerati 12 volte di più. Solo un giovane uomo su tre ha una relazione, un uomo di trent’anni su 5 vive in casa coi genitori. Diversamente dalle donne, non vanno a scuola, non studiano, non lavorano. È il maggior gruppo di votanti che si è spostato su Trump. Galloway si è lamentato che Kamala Harris non li ha invitati sul palco della Convention Democratica.
Che poteva fare Harris per convincerli? Che fare con giovani uomini che non s’impegnano a scuola o con una donna, o al lavoro, perché pensano che tutto sia loro dovuto? che si deprimono perché il loro privilegio non è più rispettato? Questi giovani maschi danno la colpa delle proprie sfortune alle donne di carriera (che dovrebbero stare in casa a figliare) e ai laureati di colore che sono più intelligenti di loro, come Obama.
Alla Texas University, il giorno dopo le elezioni, sono apparsi cartelli con le scritte “L’omosessualità è peccato” e “Le donne sono PROPRIETÀ”. All’Indiana University, gli studenti di colore stanno ricevendo messaggini razzisti che li chiamano schiavi e minacciano di portarli a lavorare nelle piantagioni. I messaggini si sono diffusi in altri Stati, e l’FBI indagherà, ma solo per altri due mesi.
Prima delle elezioni, lo slogan più diffuso fra le donne era: “Mio il corpo, mia la scelta”. Nelle radio e nei podcast, dopo le elezioni, sono stati diffusi messaggi minacciosi di uomini che dicono alle donne: “Tuo il corpo, mia la scelta”. I pastori evangelici di tutta la nazione hanno predicato nelle loro parrocchie di non votare il partito dell’aborto; alcuni hanno pregato insieme per un “Congresso tutto Cristiano” e festeggiato in chiesa le vittorie elettorali dei candidati più retrivi.
Eccovi qualche assaggio dei commenti americani sui social:
“I voti degli uomini per Trump, sono voti per riasserire il loro dominio. Non ce la fanno proprio a votare per una donna”. Quindi si presume che il partito democratico non candiderà più una donna.
“Quando Trump vince due volte contro due donne diverse, ma perde contro un altro uomo, non dipende dal candidato, ma dall’odio per le donne”.
“È come vedere la Caduta di Roma. Non c’è altra democrazia, dalla Norvegia alla Nuova Zelanda, che eleggerebbe come suo leader uno stupratore, pregiudicato, mentitore, ignorante, misogino, bullo vendicativo e ciarlatano”.
“L’America sta sul precipizio di un governo autoritario mai visto prima in 248 anni di storia”.
Nel 2016 ci fu il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea. Il 52% degli inglesi volle la Brexit, e la votarono pensando che avrebbe ridotto le immigrazioni, ignorandone gli effetti economici. La separazione definitiva avvenne nel 2020. L’impatto fu immediato: calo dell’interscambio fra UE e UK, brusco deprezzamento della sterlina, calo degli investimenti, crisi economica. Già nel 2023 un sondaggio ha rivelato che il 62% degli inglesi ritiene la Brexit “più che un fallimento”.
Le recenti elezioni inglesi del luglio 2024 hanno dato ai Laburisti il 63% dei seggi. I conservatori pro-Brexit, che solo nel 2019 avevano stravinto, hanno avuto solo il 18%. Sono stati puniti da un elettorato che si è accorto di essere stato ingannato. Gli elettori inglesi ci hanno messo quattro anni ad ammettere di aver preso una cantonata. Quando Trump imporrà i dazi, e noi europei ne soffriremo, pensiamo a quanto soffriranno gli americani. Forse fra quattro anni anche loro si sveglieranno dall’incubo in cui hanno gettato mezzo mondo. A meno che Trump impedisca loro di votare nel 2028 o Starlink commetta brogli elettorali come quelli italiani del 1924, che Matteotti denunciò in parlamento e fu perciò assassinato.
Se anche si avverasse solo un quarto delle terribili previsioni temute sarebbe un disastro di proporzioni incredibili!
la speranza è che i due, musk e trump, si accapiglino. Ma in fondo il disastro per chi sarà? Per donne, poveri, ceto medio, liberali e democratici, minoranze… i maschi bianchi ricchi diverranno sempre più potenti fino a essere quasi divinità
Sono del tutto d’accordo con le riflessioni di Loana Boccaccini e di Giovanna Nuvoletti. Aggiungo solo un’altra mia riflessione su Musk che è certamente il più pericoloso di tutti per la sua accertata capacità di poter influenzare tutto ciò che è trasmissione, ricezione e gestione di masse di dati elaborati o elaborabili attraverso la sua flotta enorme di satelliti sempre operativi e sparsi intorno alla Terra. Pericolo anche per la sua enorme capacità economica con la quale destabilizzare Stati ed Unioni di Stati.
sono d’accordo con te. Musk è ancora più pericoloso – è anche imprevedibile e instabile – per quanto geniale. Può saltargli in testa di tutto. Però prevedo uno scontro: tra un autistico a rischio psicosi con delirio di grandezza, come Elon, e un narcisista tossico come Donald non può esserci una vera collaborazione. Li immagino picchiarsi a legnate come due bambini cattivi.
Nel frattempo noi Europa dobbiamo metterci in piedi e raccogliere forze e intelligenze. in previsione del disastro