IL SILENZIO DEL MONDO

Tre generazioni di donne unite non solo da legami di sangue ma da qualcosa in più o in meno, a seconda dei punti di vista. Il tempo, dall’avvento del fascismo ai giorni nostri, dilata le loro storie e tenta di ingabbiarle nella loro diversità. Rosa, la nonna, Laura la figlia e Francesca la nipote sono sorde. Rosa, abbandonata dalla madre, viene “riscattata” per denaro da una coppia di contadini poverissimi. Il padre adottivo si convince subito che quella bambina che non sente e non parla sia un’idiota. Idem il suo sposo Igino, che la tratta come una serva e che solo alla nascita di Laura, riesce a sorriderle per una volta, una volta sola, per poi dimenticarla nel suo sgabuzzino. Laura inizialmente sembra sentire e in effetti impara a parlare ma il lascito genetico della madre emerge a poco a poco e intorno ai cinque anni perde l’udito. Ma a differenza di Rosa ha la fortuna di frequentare un istituto per sordi, di farsi degli amici e infine di sposarsi: dal matrimonio nasce Francesca, una bambina bellissima, cui però tocca la stessa sorte.
Il mondo delle tre donne è pian piano mutato, la sordità vista inizialmente come un gravissimo handicap che portava all’esclusione dalla società (Rosa rimase analfabeta anche se era tutt’altro che stupida), viene accettata e i metodi per diminuire l’impatto sociale e attenuare le difficoltà si affinano col passare degli anni. Ma – ed è questa la singolarità del romanzo – la protagonista di mezzo, Laura, a un certo punto si ribella contro gli udenti e il loro linguaggio e si isola nel suo mondo di segni. Il “Silenzio del mondo” è un libro prezioso e l’anima delle tre donne viene scandagliata nel profondo, nella loro intimità ovattata (bellissimo il personaggio di Rosa, la nonna, il suo muto coraggio nell’affrontare le tante difficoltà che le si parano davanti).
L’autore è Tommaso Avati (classe 1969), figlio del regista Pupi. A sua volta regista e sceneggiatore, Tommaso ha scritto il romanzo conoscendo le dinamiche dolorose della sordità, essendo non udente fin dalla nascita. Ma come dice in una intervista, ha voluto raccontare storie di donne, di madri e di figlie in un romanzo circolare che inizia e termina, nonostante le diverse epoche in cui sono ambientate, con inaspettate corrispondenze.
Il silenzio del mondoTommaso AvatiNeri Pozza ed.

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