L’avvocato Bjorn Diemel è un tipo tranquillo, sobrio, che passa inosservato. Nel suo studio legale viene considerato meno di zero, i suoi capi lo ignorano e non lo invitano alle feste; la segretaria, una matura zitella, lo prende in giro. Lui si incazza, ma lascia fare, in fondo la sua copertura nello studio, avallata segretamente dai suoi superiori, gli permette di fare affari e di raddoppiare i suoi guadagni, favorendo loschi traffici di bande mafiose: droga, prostituzione, sfruttamento di minori in paesi del terzo mondo.
Nonostante la sua calma ha i nervi a pezzi: il rapporto con la moglie è ai minimi termini e il senso di colpa che lo coglie sempre più spesso per il poco tempo che dedica alla sua deliziosa figlioletta, la piccola Emily, si fa sempre più pressante. Di malavoglia decide di andare da una specie di guru che pratica tecniche di rilassamento: la cosiddetta mindfulness. Il maestro che lo accoglie è lo stereotipo dell’insegnante di yoga: fa trangugiare solo tè verde, la voce è pacata, tutto è disperatamente Ohm.
Dopo un’infinita serie di appuntamenti, Bjorn comincia ad assorbire i fondamenti della materia: si rilassa, inspira. espira e tutta l’ansia sembra sparire. Il rapporto con moglie e figlia migliora ma le cose nel campo degli affari si complicano e al mite Bjorn tocca agire in prima persona e nel peggiore dei modi.
La serie, tratta dal libro di Karsten Dusse, è una dark comedy, in cui pur essendoci scene sanguinolente e ammazzamenti impietosi, tutto è dettato da un humour molto sottile in cui i veri delinquenti ci rimettono le penne ed è quasi un sollievo che ce le rimettano. Anche il mite Bjorn, con i suoi occhi cerulei e il viso da angioletto, è un malavitoso, ma non si può non volergli bene. 8 brevi episodi che si snodano in rivoli di acque di lago rassicuranti e in manciate di fango nerastre. Ma l’importante è “inspirare e espirare” a pieni polmoni e poi (quasi) tutto passa.
INSPIRA, ESPIRA, UCCIDI – Serie tedesca 2024 su Netflix