Oggi dall’interno intramoenia ha chiamato una signora 78enne.
Voleva prenotare una visita che, con ricetta, aveva trovato parecchio avanti come data.
In libera professione c’era posto lunedì. Costava circa cento euro.
La signora mi ha detto: io la ringrazio per le informazioni e la sua gentilezza, ci penso e nel caso la ricontatto, magari quando mi arriva la pensione.
Ecco. Ho capito benissimo che non poteva permetterselo.
Ed ho pensato che no, non è affatto giusto. Ci sono alcune volte in cui davvero pesa non poter fare nulla.
E allora ripenso ad un paese che, spesso, premia i furbetti, gli arrivisti, gli amici di.
Ad un paese che è leader in Europa per evasione fiscale, mentre poi magari a rimetterci è chi le tasse le ha sempre pagate, ma la visita non riesce a prenotarla.
Il welfare 2.0 è un lontano parente di quello novecentesco.
E, tuttavia, pur con tutti i suoi evidenti limiti, è ancora un qualcosa assolutamente da salvaguardare.
Perché di persone silenziose dopo averci parlato vorrei sentirne sempre meno.
Simone, hai cuore e anima e mente –