È passata solo una settimana dalla conclusione delle elezioni per il nuovo parlamento irlandese e la scena si è ribaltata. Sette giorni fa i giornali, irlandesi ma soprattutto esteri, inneggiavano al trionfo dello Sinn Féin, alla svolta del paese verso sinistra. Il partito che era escluso da qualsiasi possibilità di coalizione, quasi per statuto, dai due partiti che dal dopoguerra si sono alternati al governo, il Fine Gael ed il Fianna Fail, per la prima volta è entrato nelle trattative. La novità e sorpresa della salita dello Sinn Féin, della sinistra in genere, e contemporaneamente la sconfitta dei due partiti di centro destra ha cambiato, solo per qualche giorno lo vedremo, le carte in tavola. Il leader del Fianna Fail Micheál Martin ha prospettato un cambio di rotta ed un governo con il partito vittorioso guidato da Mary Lou McDonald, prevedendo un’alternanza nella posizione di primo ministro tra i due leader. Che sia stato un attimo di smarrimento dopo i risultati oppure una tattica, la cosa ha avuto una durata di soli due giorni. I giornali di questa mattina titolano che ci sarebbe un accordo tra i due soliti partiti di governo.
L’Irlanda è un paese a due facce, una moderna e l’altra ancora indietro di decenni, con i suoi aspetti negativi e positivi. In politica sembra di assistere a qualcosa che in Italia abbiamo vissuto decenni fa, lo sdoganamento di un partito, quella volta in Italia il Partito Comunista, la sua trasformazione e la difesa dei vecchi poteri. Lo Sinn Féin vede la possibilità di andare al governo, il Labour Party ha dichiarato subito che non si alleerebbe, i Verdi avrebbero fatto un patto con partito di Martin per escludere lo Sinn Féin dal governo. Da subito è stata scartata l’ipotesi di un governo che unisse la sinistra. Qualcosa che suona familiare?
In tutta questa storia esiste un altro elemento che non è secondario nelle scelte dei partiti, ossia il finanziamento. Come al solito l’Irlanda si distingue dal resto d’Europa, abbiamo visto già come il sistema elettorale sia diverso, per quanto riguarda il finanziamento ai partiti è maggiore se il partito sta all’opposizione. Per esempio uno Sinn Féin al governo vedrebbe un contributo di circa 1 milione di euro, il triplo se stesse all’opposizione.
Che succederà ora? Difficile da dirsi e difficile da dire quando la situzione si sbloccherà. Ve lo racconteremo a governo fatto.