Ischia – Un bel giorno, non sappiamo ancora per quale motivo e neppure perché, a una parte del mondo dei giornalisti delle migliori testate, nazionali, alcuni dei quali sono figli d’arte che hanno preso il posto dei papà in modo quasi abusivo o son diventati direttori, opinionisti, animatori, giullari e animalisti senza grosse scosse (come a una certa politica, regionale e nazionale, cui piace strumentalizzare le tragedie per fini in specie personalistici) è parso chiaro che i danni creati dal terremoto che ha interessato la zona di Piazza Maio, a Casamicciola, e Piazza Fango, a Lacco Ameno, fossero colpa dell’abusivismo ischitano.
La scossa, va detto, prima è stata sottostimata con magnitudo 3.6, poi il valore è stato riportato a quello più verosimile di 4.0. L’Usgs, intanto, aveva parlato da subito di magnitudo 4.3. Abusivismo? Perché? No. Ma così. Fa figo. Lo vuole la Madonna di Zaro.
Non mi meraviglierebbe se qualche mistico di professione dichiarasse nei prossimi giorni che il terremoto è arrivato dalla Madonna per punirci di tale grave peccato nei confronti dell’ambiente e che l’isolano ha violentato il territorio – ahimè, questa in alcuni casi è vera e non ho intenzione di nasconderla.
Perché siamo sporchi, brutti e cattivi e le “to’ to'” sul culetto, adesso, ce le meritiamo tutte. Meglio se nascoste dal guanto di velluto di quegli “ve lo avevamo detto ma voi niente” che una certa politica, bella figheira di se stessa, usa per redarguire i propri figlioli.
C’è chi tra i giornalisti, ma non solo, mette insieme “abusivismo” e “corruzione”; “voti” in favore di chiusure di occhi, bocca e orecchie e “abusi di necessità”. Si, va bene. Queste cose esistono, chi le mette in dubbio. Ma che c’entra? Che c’entra con il terremoto? Che c’entra considerando pure che alcune abitazioni costruite rispettando la norma hanno subito gli effetti della forza dirompente e distruttiva della natura? (il terremoto è stato pesante e potente e forse la sua forza è dovuta anche a quell’effetto moltiplicatore che ne aumenta l’intensità. Punto!).
La gran parte delle case che, purtroppo, hanno ricevuto danni o, in alcune circostanze, abbiamo trovate rase al suolo, al piano terra, accartocciate su se stesse, sono state costruite oltre cinquanta anni fa. Materiali e normative da allora sono cambiati più volte.
Nessuno, però, nel frattempo, ha detto che Ischia è divisa in zolle – le fumarole, per esempio, altro non sono che punti per alleviare la pressione interna e normalmente sono poste nei punti di contatto tra zolle, infatti – e nessuno ha parlato della faglia, la colpevole, che comprende tanto Casamicciola alta quanto Lacco Ameno alta, che corrispondono alla “zona” interessata dai danni maggiori.
La “lotta all’abusivismo” sarà il prossimo trend che accompagnerà la lunga passerella burocratica – e perciò in prospettiva fonte di guadagni? già si parla di “affari” per la ricostruzione – tra zone rosse, grigie e oscure; sgombero delle macerie (ossia: altri soldi), ricostruzioni (ancora più soldi) e via discorrendo. Tutto diventerà, insomma, oro al solo pensarlo e senza toccarlo.
Proposta: vogliamo risolvere il problema? Togliamo di mezzo le macerie e facciamo diventare la zona del “quadrilatero delle Bermuda” eco sostenibile con case prefabbricate di ultima generazione, antisismiche e compatibili con l’ambiente (potete dare uno sguardo qui https://www.wired.it/lifestyle/design/2017/07/24/leaphome-la-casa-prefabbricata-e-il-futuro-delledilizia/ ).
Se, al posto dei detriti, sorgessero prefabbricati, con minor dispendio di energie e risorse economiche, il “magna magna” si ridurrebbe e di molto.
Ma per ora viene usata l’informazione, e i giornalisti e il web per dire che l’abusivismo è la piaga d’Egitto ed è finita l’epoca della costruzione di capanne con terra o mattoni crudi rivestiti con intonaco di fango senza autorizzazione. E si accusano gli ischitani di essere corrotti, e si descrive l’isola come tutta in macerie, distruggendo così il nostro turismo. Mentre gli alberghi sono in piedi e agibili, e tutto il resto di Ischia NON è stata toccata dal terremoto.
Dalla pagina fb Caffè Scorretto