La cosa bellissima è quando piove in primavera e maggio ha portato tutti i verdi possibili e le piante fioriscono come se fosse la prima volta, e per alcune lo è anche se tardiva, ecco, la cosa bellissima che incanta oltre agli occhi, ogni senso dell’esistere, è il profumo di terra ed erba e foglie e fiori e infiorescenze e rose ah le rose roselline antiche e nuove!
E comincia il ciliegio selvatico e il primo rosa di pesco in ogni emozione e l’ippocastano bianco e il biancospino e il sambuco e il glicine tenace e le viole pervicaci e le roselline, le rose, la rosa sfrontata, e l’iris viola, tutto in un solo sentore sparso dal vento che si infila da refolo a furiosa aria corrente e poi arriva lei e si apre tacita in una danza per occhi attenti e sta lì a farsi guardare, bianca di latte, e di velluto, a farsi luce, in penombra luccicante, lei la Calla.
Ornella, tu parli con le piante e i fiori, li capisci, e li fai parlare, come nei quadri di Georgia O’Keeffe. Coltivi un giardino di parole stupendo
Grazie di cuore, Patrizia
Grazie a chi l’ha letta e a chi la leggerà