Che Montezuma si accanisca su tutti gli aventi diritto che hanno votato sì al referendum condominiale «Volete voi proibire alle biciclette di sostare in cortile e obbligare tutti i proprietari delle suddette a custodirle in un apposito spazio ricavato in cantina, costringendoli a percorrere una ripida rampa di scale e aprire un portone di antimateria ogni volta che hanno l’irrefrenabile istinto di usare questo mezzo di trasporto senza palle?».
Che la maledizione della quarta luna piena del terzo millennio, o qualsiasi altra maledizione, colpisca tutti quelli che considerano le strade urbane come piste di decollo per le proprie automobili e l’automobile un’emanazione divina del proprio fallo.
Che i moccoli tirati in decine di anni di impavido uso delle due ruote da parte dei cittadini milanesi arrivino tutti, contemporaneamente, a ogni singolo amministratore pubblico, ogni progettista, ogni impresario, ogni corruttore e ogni corrotto di qualsiasi genere, razza, religione e credo politico che negli ultimi cinquant’ anni si è avvicendato al governo del territorio ponendo al primo posto la qualità della propria vita o della propria azienda e non quella urbana.
Che ogni fottuto erede degli imprenditori e di ogni colluso con la criminalità organizzata a partire dalla rivoluzione industriale a oggi, che hanno sfruttato le acque del Lambro considerandole la propria latrina personale, si veda riversato sul carrello degli antipasti del pranzo di nozze della figlia preferita tutta la merda che ha smaltito dall’inizio della sua attività nelle acque del fiume.
Abbiamo trasmesso: madre porta le figlie a fare un giro in bicicletta al parco Lambro.
Immagine di Giovanna Nuvoletti