La crepa

La casa è un lenzuolo
Che cala sul viso
E ne segue
L’ombra complessa
Del naso e del mento.

La stanza è una cassa
Che incastra in se stessa
I muri e i soffitti
E lascia sul fondo
Un corpo ed un letto.

E questa è la crepa
Che si apre sul petto
Risale sui muri
E strappa il lenzuolo.

Tutto crolla,
Avvolge se stesso
Libera il resto
E così si svuota.

Rimane il passaggio,
Rimango io
Rimane la crepa.

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