La fortuna

 

S ono stata fortunata, sai? Quell’uomo era molto forte. Mi aspettava sotto i portici, dove tu mi dici di non passare col buio, si’, lo so… Non pensavo che esistesse tanta ferocia in un essere umano. Mi ha preso per il collo, tirando la catenina. Mi hai sempre detto che non devo portare gioielli quando esco da sola, ma la catenina…mi guardi e piangi, ma non devi disperarti, mi e’ andata bene. Dimenticheremo insieme. Mi dovrai aiutare, perché faro’ fatica: mi ha fatto male, tanto. Continuava a menarmi eppure stavo buona, non gridavo, non mi sono ribellata. Perdonami, non mi sono ribellata nemmeno quando mi ha violentata: volevo che tutto finisse in fretta….e picchiava, picchiava. Mi sembrava avesse mani luccicanti, invece era il coltello. Aveva un odore schifoso… andiamo a casa, voglio farmi una doccia lunga, poi magari prendiamo una pizza. E cominciamo a dimenticare. Vieni? Dai, basta piangere amore mio. Vedi? Io non piango. Andiamo. Amore, sono uscita dalla stanza senza aprire la porta. Qui c’è qualcosa che non va.

 

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