La fotografia

Il nuovo secolo era arrivato da poco e lo cominciavano senza sorridere.
Lionello Malgherini, premiato alla Mostra di Belle Arti di Roma, scattava “pose” per tutte le occasioni, sapeva come fotografare ed era anche l’unico in paese. «Il papà deve stare seduto e avrà pure lo sguardo triste, ma voi giovani maschi dovete guardare fisso nel futuro e senza paura. Tu Giovina, asciugati quegli occhioni, devi far da mammina ora, e tu Anna lasciala la mano di don Mimì, non temere, ti vogliono tutti bene». Disse il cavalier Malgherini prima di operare. Le fotografie non si correggevano, e allo scatto tutto doveva essere esattamente come si sarebbe visto anche centoventi anni dopo.
Questa era stata fatta per la morte della mamma: ci sono dolore, speranza, compostezza e voglia di scoppiare a piangere. Il papà è circondato dai suoi sette figli, e lui, che sino a quel momento aveva diviso con la sua sposa questa ricchezza, ora si sente abbandonato e defraudato da chi questa ricchezza gliela aveva permessa.
Un padre sgomento. “Come sarà il nostro, il vostro futuro”? Sembra chiedersi. I due maschi più grandi fanno da sentinelle, quello è il loro posto, son là a difendere, anche con i loro corpi, la loro famiglia, da ogni assalto della vita.
Tutti avevano bisogno che una donna entrasse in quella casa, i piccoli e i grandi. Forse glielo avevano già detto alla “sentinella” più grande. Nello sguardo del diciannovenne a sinistra qualcosa traspare, lui conosce bene una rossa forte, bella e dalla carnagione bianchissima che sarebbe diventata la sua sposa, molto presto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto