La frase illuminante

Ci sono i giorni così… tu non ti aspetti nulla dai giorni così, eppure sono quelli che riservano sorprese, regalandoti addirittura la frase illuminante, quella che cercavi da mò ma sembrava arrivare mai. A me ha bussato alla porta mentre leggevo il blog di Marco Freccero, un signore per bene che scrive racconti e legge parecchio.

«Se voglio crescere come scrittrice devo farlo a modo mio»

È di Flannery O’ Connor, ma potrebbe essere la mia, sostituendo giornalista con scrittrice. Perché, a voi posso dirlo, mi sono proprio scocciata di quelle persone, incontrate recentemente, che si sentono in obbligo di dare consigli, anche se non richiesti. Uno dice che devo proporre IDEE FORTI per distinguermi (tipo intervistare Bear Grylls mentre mangia un serpente albino, a tavola con la regina Elisabetta, mentre il principe consorte si intrattiene allegramente con la nuora Camilla, a saltar la cavallina?); l’altra critica il lavoro che ho fatto, senza nemmeno aver letto una mia intervista «perché non mi ha smosso nulla, ma proprio nulla», consigliandomi di lasciar perdere; un terzo elogia la teoria della “Quarta domanda”: «Quando sono andato a intervistare Dolce&Gabbana, sono partito con tre domande buone, poi, alla quarta, ne ho sparata una stronza». Interessante davvero, c’è solo un piccolo particolare: essendo meno nota del collega, a quel Paese mandano me, mica lui. Poi è la volta del “genio” di turno, mi spara lì che «occorre fare traffico e poi c’è la SEO #ohmySEO, fon-da-men-ta-le, im-pre-scin-di-bi-le e le keywords, dobbiamo guardare all’America, cercare le notizie più gustose là, è la nuova policy del nostro giornale. Ah, dimenticavo: minimo 80 like a post, questi sono i numeri che vogliamo vedere. Senti… per il pagamento, l’ho lasciato per ultimo perché pareva brutto parlarne subito, trovo svilente pagare 6-8 euro a pezzo, così ho pensato di NON pagare nessun blogger esterno. Però l’opportunità di collaborare con noi è unica, non trovi?». Già… NON trovo. Affatto. Mi è stato consigliato di leggere le inchieste dei grandi nomi del ‘900: Fallaci, Bocca, Biagi. E ci mettiamo dentro anche Pansa, no problem… Pensare che ho il tesserino da giornalista pubblicista da sei anni e scrivo da tredici. Ora, non sarò Lilli Gruber de La 7 o Giovanna Botteri da New York, ma ho le MIE IDEE e uno stile, da perfezionare, ovvio, però è già qualcosa. Di buono. Quindi, ho deciso che continuo a pedalare dritta per la mia strada e vedremo cosa succederà. Fatelo anche voi. Non ha controindicazioni (pare).

Su Flannery O’ Connor by Marco Freccero 

 www.ericavagliengo.com 

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