La Grande Bellezza attraversa il Tevere: The Young Pope

Hai voglia a criticare, a lanciare frecciatine al veleno, a denigrare appena possibile. Paolo Sorrentino è diversi piedi altimetrici al di sopra del restante parterre registico italiano, e non da oggi.
Il suo ultimo lavoro, “The Young Pope”, una delle pochissime produzioni italiane di respiro (e budget) internazionale, non delude. Lo stile del regista napoletano è ormai collaudato: raccontare una storia importante, densa e ricca di significati, senza mai rinunciare alla rappresentazione dell’infinitamente bello.
Si parla ancora di Roma, ma stavolta dall’altro lato del Tevere: Il quarantasettenne Lenny Belardo, orfano americano dal carattere temerario nonché dotato del volto protervo ed enigmatico di Jude Law, viene inopinatamente eletto Papa. Già dal nome scelto, Pio tredicesimo, si capisce quale sarà il furore mistico che infonderà nel suo magistero, un fondamentalismo conservativo al limite del rivoluzionario, in un Vaticano abituato agli intrighi basso impero tessuti dal cardinal Voiello, un memorabile Silvio Orlando. Il modello di Papa Lenny è lo ieratico Eugenio Pacelli, quel Pio XII di cui il Papa Giovane assume gli atteggiamenti teatrali fino a copiarne pari pari l’abbraccio ideale rivolto ai sopravvissuti del bombardamento di S. Lorenzo, a Roma, immortalato in una celebre foto del 1943. Ma Pio XIII si rivela pienamente aggiornato al terzo millennio nella voglia di far piazza pulita del vecchiume curiale e di tornare, con feroce determinazione, a Dio come unico riferimento possibile del mondo cattolico.
“The Young Pope” è una serie televisiva, genere ormai più attrattivo del cinema per la crema degli sceneggiatori e dei registi a livello mondiale. Se i primi due episodi di questa serie in dieci puntate che andrà in onda su Sky non possono certo dire tutto sulla complessità di questa opera ambiziosa, ne sono un biglietto da visita più che promettente.
Jude Law si conferma attore fuoriclasse ma il nostro Silvio Orlando regge in pieno il confronto antagonista. Alcuni personaggi, quelli delle francesi Cécile De France e Ludivine Sagnier e dei due ingombranti compagni di strada del Papa, Scott Shepherd e James Cromwell, sono ancora appena accennati, mentre già brilla il talento dello spagnolo Jàvier Camara nel ruolo di monsignor Gutierrez. Tra gli altri, una matura e sorprendente Diane Keaton nel ruolo della madre putativa di Lenny Belardo e il sempre affidabile Toni Bertorelli.
Film potente, audace, sorprendente senza pagare dazio alla capacità di sorridere. Aspettiamo gli sviluppi con dichiarata curiosità.

Pio XII a San Lorenzo dopo il bombardamento di Roma il 19 luglio 1943
Pio XII a San Lorenzo dopo il bombardamento di Roma il 19 luglio 1943

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