La libreria dell’Atlantico
è un acquerello
e il retrobottega nell’ombra dell’estate,
la passerella dei libri
che devono nascere ancora.
Dicono che sia l’unicorno
non la cicogna,
a portarli
e il destinatario lo saprà come in sogno,
ultimo raggio di luce sul mare.
Lo racconta chi dal nord della Francia
va dove l’Oceano immerge il suo dito
giù nell’ultima onda che sommerge
chi ha fatto naufragio.
Lo chiamano nuovo
ma è il mondo più antico da dove tutti
veniamo.
Nessuno sa perché parte
nessuno sa cosa trova.
Dicono al cielo
l’Atlantico porti inconsapevole il sonno
di chi conserva nel cuore il respiro
degli annegati
e del mare.