apri una finestra sulla tua notte
“mai più” senti
è il grido dell’assiolo nascosto
è il chiù.
Tutto il vissuto è perso
occhi bambini corse folli sesso
la velocità della motocicletta Honda
La neve, le case di legno –
le lunghe cabine bianche per sempre sul mare, le tende –
e la città, Milano, che sapeva diventare paese di colpo.
Mai più.
Ho qui fotografie a testimoniarlo,
anche scattate da me,
guardate,
c’erano, erano veri e fieri
persino i dolori.
Mai più la casa,
le scale buie, in via Circo.
La porta.
Era tutto qui, un attimo fa –
ora mi dice “mai più”.
N.D.A. “Chiù” e “mai più” sono di netta provenienza pascoliana- l’onomatopea del dolore