Gaetano Nuvoletti 1916

La mia zucca per #Halloween

Mio nonno Gaetano Nuvoletti da Gazzuolo, provincia di Mantova, era uomo gentile ma piuttosto avaro. Parco era il desco. Pollo, se c’era, prima bollito poi arrostito. La sera: polenta e latte. Ma per i dì di festa, tra novembre e Natale, la Maria preparava i tortelli di zucca dal sapore dolcepiccante, medioevali e misteriosi. Non confondiamoli con i tortelli di zucca ferraresi. I nostri hanno amaretto e soprattutto mostarda di Mantova, forte, meglio se di pere.
Per la pasta, uova e farina, niente acqua, oggi si sciala. Poi sei etti di zucca pulita a pezzi, arrostita in forno e passata. Un etto, un etto e un etto di mostarda, amaretti tritati e grana padano grattugiato – nonostante la vicinanza di Parma, noi lo preferiamo. Un pizzico di noce moscata e anche di buccia di limone, chi gli piace.
Preparate i tortelli, grandi e quadrati, belli ricchi del loro ripieno e portateli fumanti in tavola, con burro fuso e altro grana. Padano.
E la Maria ogni volta diceva, in quel suo dialetto mantovano che non so rifare: «Ma guardate la Giovannina come se li mangia volentieri. Le rimpolperà finalmente le sue gambette a stecchino».

Gaetano Nuvoletti morì fra le nebbie nel novembre 1958. Qui sopra, una sua foto del 1916.

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